Antonio Tregnaghi (Gnago)

Non mi ricordo quando ho conosciuto, erano gli anni ’80, Antonio Tregnaghi. Mi ricordo però di averlo conosciuto prima come Gnago, in quanto grafico, ma soprattutto fumettista. E l’ho percepito immediatamente come compagno nel senso profondo della parola: amico e empatico. Se, infatti, dovessi usare due parole soltanto per sintetizzare la sua figura direi “poeta” e “luminoso”. La sua poesia la esprimeva attraverso una matita che coglieva tenerezza e insieme ironia: si sorride ai suoi disegni e si aderisce con il cuore.
E tuttavia questo suo essere artista, creatore, poeta era anche il tratto peculiare della sua personalità, del suo stesso esistere quotidiano: limpido e generoso, candido e divertente, pensoso e agile sia nel pensiero che fisicamente.
Me lo ricordo in una serata organizzata da un giornale Luna Nuova, di cui lui era grafico e collaboratore, che rimane, in me, indelebile. Gnago scatenato che ballava con una ragazza, Anna Maria, che da lì a poco sarebbe diventata sua moglie.
Da qui il progetto di riprendere il sito di Antonio, di rivederlo e soprattutto di aggiornarlo con un proposito: implementarlo qualora si recuperi del materiale interessante. Insomma un sito in divenire dell’attività di Antonio. Un’attività che ha avuto come focus il disegno con diverse ramificazioni: dall’editoria scolastica a quella narrativa, dai fumetti alla grafica pubblicitaria. Un patrimonio estetico e culturale importante, aperto, da far conoscere a tutti e a tutte, nel tempo.

Gianni Quilici